Cos'è sfinge dell'oleandro?

Sfing dell'Oleandro (Deilephila nerii)

La Deilephila nerii, comunemente nota come sfinge dell'oleandro, è una falena appartenente alla famiglia Sphingidae. È rinomata per la sua bellezza e le sue dimensioni considerevoli, ed è diffusa in molte aree del mondo, sebbene non sia una specie residente in tutte.

Aspetto:

  • Adulto: La falena adulta presenta un'apertura alare di circa 90-120 mm. È caratterizzata da intricate marcature verdi, rosa, marroni e bianche, che le offrono un eccellente camuffamento nel suo ambiente naturale. Le ali anteriori sono lunghe e strette, mentre quelle posteriori sono più corte e arrotondate.
  • Larva (Bruco): Il bruco della sfinge dell'oleandro è altrettanto impressionante. Può raggiungere i 75 mm di lunghezza e presenta diverse colorazioni a seconda dello stadio di sviluppo. Generalmente, i bruchi giovani sono verdi, mentre quelli più maturi possono essere blu-verde, marroni o persino gialli. Si distinguono per un "occhio" distintivo su ciascun lato del corpo e per un corno caudale, tipico delle sfingi.

Distribuzione e Habitat:

La sfinge dell'oleandro è originaria dell'Africa, dell'Asia meridionale e del Medio Oriente. Tuttavia, grazie alla sua capacità di migrare, è stata avvistata anche in Europa, Australia e persino in alcune parti dell'America del Nord. Predilige ambienti caldi e temperati, dove sono presenti le sue piante ospiti, in particolare l'oleandro (Nerium oleander) e la pervinca (Vinca).

Ciclo vitale:

Il ciclo%20vitale della sfinge dell'oleandro comprende quattro fasi: uovo, larva (bruco), pupa (crisalide) e adulto.

  • Uovo: Le uova vengono deposte singolarmente sulle piante ospiti.
  • Larva: Il bruco si nutre voracemente delle foglie delle piante ospiti per diverse settimane, crescendo e mutando più volte.
  • Pupa: Una volta maturo, il bruco si impupa nel terreno o nella lettiera di foglie. La crisalide è di colore marrone scuro.
  • Adulto: La falena adulta emerge dalla pupa e si nutre di nettare dai fiori. Gli adulti sono principalmente notturni.

Alimentazione:

  • Larva: I bruchi si nutrono quasi esclusivamente delle foglie di piante appartenenti alle Apocynaceae, con una spiccata preferenza per l'oleandro (Nerium oleander) e la pervinca (Vinca). È importante notare che queste piante sono tossiche, ma i bruchi della sfinge dell'oleandro sono in grado di metabolizzare le tossine senza subire danni.
  • Adulto: Le falene adulte si nutrono di nettare dei fiori, usando la loro lunga proboscide.

Importanza:

La sfinge dell'oleandro è apprezzata per la sua bellezza e il suo ruolo ecologico come impollinatore. Tuttavia, in alcune aree, i bruchi possono defogliare le piante di oleandro, causando danni estetici, ma raramente significativi. Data la tossicità dell'oleandro, la sfinge dell'oleandro può essere considerata una specie con un certo grado di resistenza%20ai%20veleni.